Summit

In cima

05/24/2010
Only 48 hours of climb and the 22nd May I was on the summit of Everest. I planned a no oxygen climb but it had been not possible to realize it due the cold. In fact when I arrived at South col 8000 m coming from 6300 m of C2, the weather deteriorated and started to snow. After 2 hours the sky get clear but the temperature drop down. So I started after midnight to climb without oxygen but it started also my fight with the cold. At 8500 meters I lost the sensibility of my feet and hands and to avoid dramatic frostbites I decided to use oxygen for the last 300 meters. At 6:25 I arrived on the summit and enjoyed for the 4th time that moment. Probably I will go back for the fifth time to attempt a no oxygen climb but I’m happy also for this climb. I had a wonderful view from the op and realized how free and lucky I’m to enjoy this life….

Hillary step

24/5/2010
Vetta!

Solo 48 ore di salita ed ero in cima all’Everest e poi di ritorno direttamente al campo base. Il 22 maggio, per la quarta volta ho avuto la fortuna e la capacità di andare sul punto più alto del pianeta. Avrei voluto farlo senza mai utilizzare ossigeno e le cose stavano andando per il verso giusto. Arrivato a colle sud ed iniziato a riposare alcune ore prima del balzo finale verso la vetta, il tempo si è deteriorato ed ha cminciato a nevicar. Dopo due ore ha smesso è si è alzato u il vento e la temperatura è scesa drasticamente. Quando sono partito da colle sud stavo bene ma ho subito percepito ch il freddo avrebbe potuto giocare un brutto scherzo. Fin a 8500 m ho tenuto duro e proseguito senza ossigeno ma poi ho perso completamente sensibilità ai piedi e alle mani. Il rischio erano gravi congelamenti che spesso diventano irreparabili e che necessitano amputazioni.

A quel punto ho preferito rinunciare al mio progetto ambizioso nonostante stessi bene fisicamente. Ho usato ossigeno (mi ero portato una bombola ed una maschera nello zaino) ed h continuato veloce fino in vetta. Per me questa salita è la quarta all’Everest ma è’ stata di sicuro la giornata più limpida delle tre volte che sono salito dal versante Nepalese.

Vorrà dire che ci dovrò tornare una quinta volta per completare con successo una salita senza l’uso di ossigeno. Nonostante tutto però porto a casa un altro bel momento di vita in un posto magnifico con la gioia di essere libero e consapevole di quanto bella è la vista da lassù.

Verso il Tibet

18 Comments

  1. Felicidades Simone!!! tienes que estar muy orgulloso de la ascensión y me ha parecido muy inteligente no arriesgar unas congelaciones en favor del estilo. Un abrazo y mucha suerte para las próximos retos. Unai.

  2. Simone, mi fa molto piacere leggere della tua ascensione.!

    Sono convinto che ci voglia molta umiltà, oltre che lucidità, per far ripiegare un alpinista allenatissimo su un proseguimento nelle comunque relative condizioni di sicurezza che può offrire l’uso, del resto assai limitato, di ossigeno artificiale.
    Quando c’è di mezzo una questione etica, trovo giustissimo mettere da parte l’idealismo al 100% : ed il rispetto per i propri piedi è una questione etica (quanto lo è !!).

    Da cocciuto idealista che sono stato per tanti anni, avevo creduto solo in una scelta idealistica al 100% secondo il credo “Solo polmoni e niente bomboletta, oppure discesa immediata”. Un AUT-AUT comunque parecchio hara-kiri, dato che nessuna discesa a quelle quote è “tutta discesa” , garanzia di sopravvivenza o salvaguardia delle esotermità.

    Perdonatemi se sto ragionando seduto in poltrona. Comunque c’è anche chi sragiona sdraiato sul letto dei fanghi.

    In conclusione, credo che la salita come l’hai compiuta tu sia un buon esempio per chi tendere a mettere al primo posto il purismo assoluto.

    Buon proseguimento, Simone e Denis , e complimenti ad Aldo, di cui so “solo” che è capace di rinunciare…

  3. Bravissimo, Simone! e 1000 complimenti! E’ dalla partenza che vi sto’ seguendo e sono molto contento per te! In bocca al lupo se, con Denis, deciderai di fare qualcosa d’altro.
    Sergio da Brescia

  4. ¡¡¡Felicidades!!!

    • simone, mi hai deluso e come me tanti altri. se non ce la facevi senza ossigeno era meglio che tu scendessi, proprio per rispetto verso te stesso. saper dire “basta” è altrettanto importante che andare avanti, in certi casi. ho letto la tua risposta su montagna.tv alle critiche ricevute. a me non “fai schifo” come è stato ingiustamente scritto. sei un uomo anche tu, imperfetto. è giusto che tu ti difenda quando vieni attaccato. mi auguro che fra qualche giorno tu scriva “ho sbagliato”. tanti cari auguri jack

  5. Ciao Simone,
    Congratulazioni per la cima, e grazie per le magnifiche immagini e le dettagliate descrizioni delle tue giornate, con un po’ di passione e fantasia, visto che manca il fisico, sembra di essere li con te. Complimenti per la grande lucidità e razionalità, caratteristiche che ti appartengono, come già dimostrato in tante occasioni, come ad esempio la rinuncia sul Broad Peak a 250m dalla vetta.
    Solo una curiosità: mi risulta che il giorno dopo la tua impresa, un’altra spedizione italiana sai salita in vetta senza ossigeno; non credi che con un giorno di attesa in più la cosa sarebbe riuscita anche a te?
    Adesso un po’ di riposo e poi il concatenamento Everest Lhotse con Denis?
    Buona Fortuna!!

  6. — sarebbe stato meno deludente una discesa, se proprio i mezzi fisici non lo permettevano. Poi dopo 4 volte che ci provi….basta siamo stufi !!!
    Lascia perdere ed aiuta i giovani talenti a cui gli sponsor non danno 1 lira

  7. Ciao Simone, sono un ragazzo di Bergamo, ti faccio i complimenti per la salita all’Everest, seguo spesso il tuo blog e ho letto i tuoi 2 libri.
    Ciao, in bocca al lupo per le tue prossime scalate 🙂

  8. grande simo…..ancora una volta hai stupito il mondo per il tuo senso di avventura e simbiosi con la montagna sei un grande continua così ……..contro l’eco di spedizioni false e arriviste ti contraddistingue il tuo spirito avventuriero alla Bonatti ……..Namastè simone

  9. -grande simo ancora una volta ti contraddistingue il tuo spirito avventuriero che prevale sull’eco delle false spedizioni arriviste e prive di significato……in te prevale la simbiosi con la montagna…..grazie ancora un abbraccio…..namaste

    Gianluca

  10. Caro Simone,

    da quando ti conosco ti ammiro come alpinista e come persona, sei colto, preparato ed esprimi pensieri sempre intelligenti. Ammirazione che è salita ancora di più ora che ho letto della tua scelta di proseguire con l’ossigeno sull’Everest, e il botta e risposta che ne è conseguito su montagna.tv. Trovo condivisibili le tue scelte, il tuo modo di intendere l’alpinismo, la tua indipendenza, la capacità di andare oltre le critiche altrui e di accettare con umiltà qualche piccolo fallimento.

    Bravo e grazie!

  11. oh ma scherzi…..sei salito sull’Everest per la quarta volta!!! e fregatene di chi ti ha criticato….sono sempre i soliti imbecilli che non fanno niente! ecco perchè hanno il tempo di criticare. Io sono con te.
    Complimenti ancora
    Un caro saluto dal Sud.
    Salvatore

  12. ciao simone,
    peccato che non sei riuscito senza ossigeno a salire l’everest ma la tua salita è notevole lo stesso e le critiche dei puristi non sono mai seguite dai complimenti che ti sono dovuti per altre salite PURE.
    complimenti e stupiscici ancora con la prossima sfida!
    Fabio

  13. Ciao Simone,
    Seguo le tue imprese da diversi anni e innanzitutto voglio esprimerti tutta la mia ammirazione (e anche un po’ di invidia!) per quello che sei e quello che fai! Ho letto il botta e risposta tramite Montagna.tv e condivido quello che scrivi, sul tuo essere un prima di tutto una persona, che vive, soffre e sbaglia, come tutti.
    Come ha scritto qualcuno prima però mi auguro che tu un giorno possa riconoscere, proprio in virtù di ciò che sei, sei stato e sarai, il tuo errore!
    Vivo intensamente la montagna ormai da una trentina d’anni e sono un di quelli che, nonostante la passione e l’allenamento con tutta probabilità non andrà mai oltre un 4.000 delle Alpi o un “trekking peak” in Nepal (un mio sogno!!). Per qualche hanno ho fatto la bellissima esperienza di avvicinare i ragazzini alla montagna e due dei valori più importanti che sono (credo) riuscito a trasmettere sono quelli della gioia della sua conquista con i soli propri mezzi e quello della rinuncia.
    Tu non sei un ragazzino a cui vanno insegnate queste cose, ma volente o nolente sei un esempio per tantissimi amanti della montagna! Ma con un curriculum come il tuo e un cuore e degli occhi pieni di sensazioni e luoghi meravigliosi raggiunti con indicibili fatiche e sacrifici, era così impossibile dare le spalle alla montagna e venire giù?
    Con affetto,
    Fabio

  14. Congratulazioni per la bella ascesa e rimaniamo in attesa del grande progetto invernale!
    Luigi

  15. Gli alpinisti hanno la testa dura!
    Sono sicuro che prima o poi raggiungerai anche questo obiettivo(EVEREST SENZA OSSIGENO).
    La tua QUARTA salita rimane COMUNQUE un buona preparazione.

    Ciao

  16. Complimenti, bellissima ascensione!

  17. congratulazioni simone,
    mi dispiace che non sei riuscito nella tua impresa iniziale (l’everest senza ossigeno) ma comunque hai percorso ancora una volta un lungo e faticoso viaggio e ancora una volta hai fatto di te un grande alpinista e un grande uomo. La tua decisione di usare l’ossigeno è stata forse più difficile ancora di arrivare fino alla vetta. I tuoi obiettivi e la tua voglia di fare non hanno sopraffatto il tuo spirito e il tuo senso di vivere e grazie anche a questa scelta che oggi sei ancora con noi.
    congratulazioni ancora
    Andrea da Roma


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